E Latini sulla sentenza del Consiglio di Stato commenta “Accetto, come sempre, le sentenze emesse”
OSIMO – Difficile da raggiungere questa mattina l’altro candidato a sindaco, Dino Latini. Ci abbiamo parlato solo un attimo ma impegnato in udienza non ha potuto rispondere alle nostre domande e offrire una propria dichiarazione sulla sentenza appena emessa dal Consiglio di Stato con la quale Simone Pugnaloni rimane al suo posto alla guida di Osimo. Un commento però latini l’ha scritto, utilizzando ancora una volta il canale social “Accetto, come sempre, le sentenze emesse. Dino Latini”. Nessun comunicato, nessun altro commento. Durante lo svolgimento della questione legittimità o meno della vittoria Pugnaloni, il ricorso al Tar come si ricorderà era stato proprio avviato da Latini, lo stesso candidato delle Civiche aveva osservato il silenzio
OSIMO – Difficile da raggiungere questa mattina l’altro candidato a sindaco, Dino Latini. Ci abbiamo parlato solo un attimo ma impegnato in udienza non ha potuto rispondere alle nostre domande e offrire una propria dichiarazione sulla sentenza appena emessa dal Consiglio di Stato con la quale Simone Pugnaloni rimane al suo posto alla guida di Osimo. Un commento però latini l’ha scritto, utilizzando ancora una volta il canale social “Accetto, come sempre, le sentenze emesse. Dino Latini”. Nessun comunicato, nessun altro commento. Durante lo svolgimento della questione legittimità o meno della vittoria Pugnaloni, il ricorso al Tar come si ricorderà era stato proprio avviato da Latini, lo stesso candidato delle Civiche aveva osservato il silenzio stampa. Lo aveva detto fin dall’inizio che avrebbe commentato solo una volta avuta ua sentenza definitiva. Il silenzio stampa non ra stato rotto nemmeno all’indomani del pronunciamento del Tar che dava ragione a Latini e frenava su Pugnaloni, sentenza che come sappiamo è stata proprio oggi ribaltata dall’altro grado del Consiglio di Stato. Ebbene dicevamo che nemmeno con la sentenza del Tar Dino Latini aveva commentato, forse sapeva o si aspettava che non sarebbe finita lì e che si sarebbe ricorso ancora, come infatti è stato. Tra l’altro le comunicazioni del Tar avevano avuto come conseguenza immediata l’abbandono dei banchi del consiglio comunale da parte delle Civiche che non riconoscevano più la legittimità del sindaco Pugnaloni. Un’assenza prolungata nel tempo, tanto che dallo scorso giugno 2015 nessun consigliere della minoranza delle Civiche aveva più partecipato ai lavori consiliari.